Arroccata sulla cima di un suggestivo colle e affacciata su un paesaggio di incredibile bellezza, Volterra è un comune montano della Toscana.
Con il territorio della Val di Cecina, in cui è situata, condivide un patrimonio naturale, storico e artistico di grandissimo valore, che ne fanno una meta turistica di forte richiamo.
Volterra infatti, silenzioso e affascinante borgo in posizione panoramica sulla valle, è un luogo dalla lunga e ricca tradizione storica, che si riflette sull’architettura stessa del centro urbano. Pur risalendo i primi insediamenti umani nel luogo addirittura all’epoca neolitica, la città conserva ancora tracce evidenti del suo periodo etrusco, romano e rinascimentale. Chi decida di visitare la città potrà seguire il corso della sua storia semplicemente passeggiando lungo i vicoli del borgo, o sollevando gli occhi sulle sue mura imponenti e sui bellissimi palazzi di epoca medioevale.
Vero e proprio gioiello nel cuore della Toscana, Volterra ha preservato intatti per oltre 3000 anni i suoi molti volti, offrendo oggi al turista una destinazione unica al mondo per fascino e ricchezza archeologica e paesaggistica. Pur essendo moltissimi i luoghi di interesse, tuttavia, la concentrazione di architetture di epoche diverse in uno spazio relativamente ristretto rende possibile visitare le maggiori attrazioni di Volterra anche avendo a disposizione una sola giornata.
Volterra: la cinta muraria
La visita di Volterra ha inizio già con l’avvicinarsi alla maestosa cinta muraria. Il nucleo originario delle mura risale all’epoca etrusca, periodo in cui la città raggiunse il suo più grande prestigio e la sua massima estensione territoriale, per poi essere continuamente modificata e ricostruita nel corso delle epoche successive. Attualmente le mura inglobano ancora intatta l’imponente Porta dell’Arco, sovrastata da tre teste scolpite nella pietra e di originaria fattura etrusca.
Tracce etrusche: la necropoli, il museo Guarnacci e il teatro
Altre interessanti tracce dell’insediamento etrusco possono essere ritrovate sparse attorno al borgo di Volterra, in necropoli costruite nel sottosuolo e fortunatamente preservatesi nonostante la conformazione sabbiosa del territorio, le frequenti frane e l’utilizzo continuativo del luogo nel corso dei secoli. La più importante area archeologica di epoca etrusca attualmente visitabile nei pressi della città è quella in località Marmini di Sotto, che consta di due tombe sempre aperte al pubblico e distanti pochi minuti dal borgo.
Infine, posto a preservare una immensa testimonianza culturale delle origini etrusche della città, il Museo Guarnacci custodisce una collezione di reperti dall’inestimabile valore archeologico e storico. Quasi tutti provenienti dagli scavi attorno alla città di Volterra, tra i pezzi si contano non solo bronzetti e sculture di varia fattura, ma anche oltre 600 urne funerarie, che costituiscono il fiore all’occhiello della collezione, considerata la più importante d’Italia nel suo genere.
Durante il periodo estivo il museo è aperto al pubblico tutti i giorni della settimana dalle 9 alle 19 -il resto dell’anno solo la mattina, dalle 8.30 alle 13.45- e sarà possibile visitarlo pagando un biglietto di 8 euro, con possibili riduzioni per studenti e gruppi ed entrate gratuite per bambini.
Di epoca romana, invece, il teatro collocato appena fuori dalla città. Risalente al I secolo a.C., la struttura è ancora straordinariamente ben conservata, nonostante le varie ricostruzioni delle mura cittadine ne abbiano inglobato la parte superiore delle gradinate. Attualmente rappresenta una tappa di sicuro interesse per chi voglia visitare le bellezze di Volterra nella sua interezza: comodamente raggiungibile a piedi, si trova a ridosso della cinta muraria nei pressi di Porta Fiorentina.
Simbolo dei fasti dell’epoca romana della città, il teatro si adagia sul colle assecondandone il naturale pendio, per sfruttarne i benefici sull’acustica come si usava fare già nella costruzione dei più antichi teatri greci. Particolare effetto per via dei colori a contrasto danno i sedili scolpiti nel tufo bianco, accostati a corridoi interamente costruiti con scura roccia lavica.
Il teatro di Vallebuona -questo il suo nome- ospita ancora oggi durante il periodo estivo importanti eventi e manifestazioni, rese ancora più suggestive dalla cornice naturale che le circonda, come ad esempio il Festival Internazionale del Teatro che si tiene ogni anno durante il mese di luglio.
La cattedrale e il battistero
Inoltrandosi per le intricate e affascinanti viuzze della città, testimonianza delle antiche radici storiche di Volterra, si incontrerà la bellissima cattedrale di Santa Maria dell’Assunta. La chiesa, costruita durante il XII secolo su una struttura preesistente, manifesta visibilmente nel sovrapporsi di elementi riconducibili a vari stili il susseguirsi delle ristrutturazioni subite nei secoli. Nonostante la cattedrale conservi, infatti, la sua antica pianta a croce latina, l’aspetto degli interni è arricchito da lussuosi particolari che gli conferiscono un gusto rinascimentale. Il visitatore che si fermi ad ammirarne gli interni non potrà non notare la bellezza del soffitto a cassettoni che percorre tutta la navata centrale, facendola rilucere di bagliori color oro.
Nelle navate laterali sono poi ospitate due serie di cappelle, tutte ornate da affreschi, tele e pale lignee raffiguranti immagini sacre in tema con le figure dei santi o gli episodi biblici ai quali ciascuna è dedicata.
A chiudere il complesso di edifici che si affaccia sulla piazza del Duomo, perla del centro storico cittadino, si trova il Battistero di San Giovanni. Caratterizzato da una peculiare pianta a base ottagonale, e da una facciata abbellita dall’alternarsi regolare di marmi bianchi e verdi, il battistero risale alla fine del XIII secolo. Al suo interno sono custodite due fonti battesimali di epoche diverse, entrambe finemente decorate, l’altare e un’acquasantiera ricavata da una pietra sepolcrale di epoca etrusca.
L’edificio, sempre aperto durante il giorno, rappresenta una meta di sicuro interesse in cui varrà la pena soffermarsi almeno qualche istante per ammirarne l’interno.
La Pinacoteca di Volterra e il Museo Civico
La Pinacoteca di Volterra è ospitata nel Palazzo Minucci Solaini- attribuito dalla storiografia locale ad Antonio Da Sangallo il Vecchio, autore anche della risistemazione dei Castel Sant’Angelo a Roma- è una tappa molto interessante per chi ama l’arte. Il Palazzo, da solo, vale comunque una visita: è assolutamente consigliato fare una sosta presso il ballatoio, da cui ammirare uno sconfinato paesaggio e gli scavi archeologici del Teatro Romano di Vallebona.
La Pinacoteca rappresenta un percorso espositivo di altissimo pregio: non solo opere pittoriche di primo piano (come la Deposizione del Rosso Fiorentino, ma anche alcune opere di Luca Signorelli, Ghirlandaio e Pieter de Witte), ma anche opere scultoree (attribuite a Giovanni Pisano). Interessanti anche il ricco medagliere e il prezioso monetiere un tempo custoditi nel museo Guarnacci.
La Pinacoteca si trova in via dei Sarti 1, ed è visitabile tutti i giorni dalle 9 alle 19 nel periodo estivo (marzo-novembre) e dalle 10 alle 16,30 nel resto dell’anno. Il costo dei biglietti è di 8 €, ma i bambini sotto i 6 anni entrano gratuitamente. Sono previste diverse riduzioni, tra cui quelle per famiglie.
La Fortezza Medicea
Costruita sul punto più alto dell’altura in cui sorge Volterra, la Fortezza Medicea si erge sul borgo sovrastandolo in tutta la sua imponente bellezza.
La struttura consta di due rocche, la Antica e la Nuova, unite tra loro da una cinta muraria percorribile tramite un ballatoio detto Cammino di Ronda, che si affaccia da un lato sul panorama mozzafiato della città e della valle, e dall’altro lato su un enorme cortile interno.
L’attuale aspetto della fortezza è dovuto all’importante intervento di costruzione di Lorenzo de’ Medici, che commissionò la Rocca Nuova e fece ritoccare l’architettura di quella Antica.
L’edificio ha conservato la sua originaria funzione: ancora oggi carcere di massima sicurezza, la Fortezza Medicea è purtroppo chiusa al pubblico e inaccessibile ai visitatori, che dovranno accontentarsi di poterne ammirare l’esterno, o piccolissime porzioni saltuariamente aperte alle visite.
Il territorio e il paesaggio: le balze
Ma Volterra, borgo dal fascino millenario e luogo incredibilmente ricco di fascino e cultura, stupisce i visitatori già dalla spettacolare posizione in cui sorge. La città, infatti, è abbarbicata su un colle al quale una particolare conformazione geologica e la naturale erosione degli elementi hanno dato un aspetto davvero unico.
Posta tra la Val di Cecina e la Val d’Era, l’altura argillosa è stata colpita nel corso dei secoli -specialmente sul lato occidentale- da numerose frane. La precipitazione improvvisa di consistenti porzioni del colle ha dato vita al suggestivo fenomeno delle balze, ossia pareti verticali che si affacciano su pericolosi strapiombi a picco sulla valle.
Le balze, pur essendo la testimonianza di crolli che hanno seppellito nel tempo case e aree di grande interesse archeologico, contribuiscono anche a rendere il paesaggio che incornicia Volterra uno dei più belli al mondo.
Visitare Volterra: ultimi suggerimenti
La città, oltre a possedere una incredibile concentrazione di attrazioni che la rendono meta irrinunciabile per chi decida di visitare le bellezze toscane, è anche un luogo in cui sarà facile per il turista spostarsi e trascorre una piacevole permanenza, grazie alla rete di trasporti e ai servizi che il comune offre.
All’interno del centro urbano sarà possibile spostarsi con due linee di autobus, ma anche disporre di uno dei diversi servizi di autonoleggio per servirsi di una macchina, di una bicicletta o di una moto. Infine, se si desidera organizzare una visita guidata, il comune rende pubblico l’elenco delle guide turistiche autorizzate e i rispettivi contatti telefonici.
Racchiudendo dentro le sue mura il fascino dell’antichità e un’organizzazione efficiente e improntata all’ospitalità, Volterra potrebbe essere la destinazione giusta per una magnifica vacanza all’insegna della cultura.