A neanche trenta chilometri da Siena, a 14 km da noi immerso nella verde campagna toscana, troviamo la città di San Gimignano, un incantevole borgo medievale cinto da affascinanti mura millenarie dichiarato Patrimonio Culturale Mondiale dall’Unesco nel 1990.
Con le sue torri, i suoi edifici storici, le botteghe artigiane e le antiche chiese, il borgo sorge su un colle che domina i vigneti e gli oliveti della meravigliosa Val d’ Elsa; luogo magico, quasi surreale, dove il tempo pare si sia sorprendentemente fermato, San Gimignano ad ogni angolo ci sorprende regalandoci opere storiche e artistiche di incredibile pregio e valore.
Soprannominata come la Manhattan del Medioevo, San Gimignano conquisterà immediatamente il visitatore per il suo particolarissimo ed inconfondibile skyline dominato da 15 splendide torri medievali, che l’hanno resa città ammirata e famosa in tutto il mondo.
Visitare San Gimignano, piccolo gioiello dell’arte italiana, significa perdersi nella sua storia e nel fascino dei suoi monumenti, vivere in una favola antica e quasi non voler più ritornare alla realtà; perché qui il tempo rapisce, riporta prepotentemente e magicamente indietro il visitatore, perso e affascinato dalle continue meraviglie che si incontrano passeggiando in ogni angolo della città.
Per calarsi nella magia di questo borgo medievale, e conoscere e apprendere a pieno i mille tesori artistici e culturali nascosti tra le sue vie, sarà sufficiente avere a disposizione una giornata, per poi ripartire alla scoperta delle meraviglie della Toscana.
Arrivando a San Gimignano: le case torri, tra panorama architettonico e storia
La prima cosa che colpisce il visitatore mentre percorre la strada che porta verso San Gimignano è proprio il suo inconfondibile profilo caratterizzato dalle 15 case-torri che, originariamente, erano circa una settantina.
Nelle case-torri generalmente al pian terreno si trovava la bottega, il livello superiore era destinato invece ad abitazione, sopra le camere dei servi e infine nella parte più alta il deposito con le cucine. Interessante è anche il loro significato: queste torri infatti, rappresentando il simbolo del potere e della grandezza di chi le possedeva e abitava, scatenarono nei potenti della città una vera e propria corsa alla realizzazione di torri sempre più alte creando anche problemi alla stessa stabilità degli edifici.
Nel 1255 un regolamento comunale vietò la realizzazione di torri superiori in altezza alla cd Torre Rognosa, quella più antica, alta cinquantuno metri. Non mancarono tuttavia famiglie, come gli Ardinghelli e i Salvucci, che per affermare la propria supremazia senza violare il regolamento costruirono non una torre di altezza superiore bensì due torri.Tuttavia nel 1311 venne realizzata la Torre del Podestà, alta 54 metri, e perciò detta “Torre Grossa”.
Porta San Giovanni, Piazza Cisterna e piazza Sant’Agostino
Porta San Giovanni è la più maestose tra le cinque porte di San Gimignano e permette l’accesso a quella che è la via principale della città. Detta anche Senese perché da qui storicamente si entrava in città proveniendo da Siena, questa porta venne realizzata verso la metà del secolo tredicesimo; il lato esterno si presenta con un arco a sesto ribassato mentre una guardiola sorretta da beccattelli con sei archetti la domina dall’alto. Dall’esterno alla sinistra della guardiola si trova il campanile della chiesa “La Madonna dei Lumi”, andata oggi quasi completamente distrutta.
La Piazza della Cisterna, lastricata di mattoni rossi, è il cuore del borgo di San Gimignano, ha una singolare forma triangolare e deve il suo nome ad una cisterna costruitavi nel 1237dove per circa 800 anni gli abitanti attingevano l’acqua. Qui si affacciano antiche case-torri, come quelle del Palazzo Ardinghelli, e maestosi edifici, come Palazzo Tortoli con la torre mozza, l’Albergo Cisterna, in passato residenza delle famiglie Cetti e Bracieri, i Palazzi Ridolfi, Pellari e Lupi con la Torre del Diavolo.
Passando per la Porta San Matteo si arriva in Piazza Sant’Agostino dominata dall’omonima Chiesa di Sant’Agostino costruita interamente in mattoni in stile gotico-romanico con un’unica navata dal soffitto a capriate e tre absidi; all’esterno si presenta semplice ma maestosa con grandi vetrate in stile gotico lungo i fianchi. Numerose sono le opere d’arte custodite in questa chiesa: tra le più importanti l’altare di Benedetto da Maiano, la splendida pala del Pollaiolo dal titolo L’Incoronazione della Vergine, il ciclo di affreschi situato nella Cappella Maggiore di Benozzolo Gozzoli raffiguranti momenti della vita di Sant’Agostino.
L’orario di apertura per i visitatori della Chiesa di Sant’Agostino è il seguente: dal primo di novembre al 31 marzo la mattina dalle 7,00 alle 12,00, mentre il pomeriggio dalle 15,00 alle 18,00. Dal primo Aprile al 31 di Ottobre l’orario mattutino rimane invariato rispetto al periodo precedente, mentre il pomeriggio si termineranno le visite un’ora dopo, ovvero alle 19.00.
Il Palazzo Comunale: l’arte e l’architettura
Il Palazzo Comunale, detto anche Palazzo del Popolo o Palazzo del Nuovo Podestà, risale al XIII secolo ed è decorato con famosi affreschi. Nella “Sala di Dante”, tra le altre, può ammirarsi il ciclo cortese attribuito al pittore fiorentino Azzo di Masetto, oltre alla grande Maestà di Lippo Memmi. Al secondo piano, nella camera del Podestà, troviamo invece opere di Memmo di Filippuccio.
Nella Pinacoteca possono invece ammirarsi le opere di famosi pittori della Scuola Fiorentina e Senese, tra cui Pinturicchio, Benozzo Gozzoli e Coppo di Marcovaldo.
Attraverso il museo passiamo alla “Torre Grossa”, realizzata in travertino, da cui si può godere di un’incredibile vista sulla città e sul circondario grazie ai suoi 54 metri di altezza.
L’orario di apertura da Ottobre a Marzo va dalle 11:00 alle 17:30, mentre nel restante periodo, ovvero da Aprile a Settembre, si apre alle 9:30 sino alle 19.00.
Il museo archeologico, la Spezieria e la galleria d’arte moderna
Nell’ex Conservatorio di Santa Chiara vengono ospitati il Museo Archeologico, la Spezieria dello Spedale di Santa Fina e, al secondo piano, la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Raffaele De Grada”, spazio espositivo più grande ed interessante dell’intera città.
I contenitori ceramici e vitrei dell’antica Spezieria dello Spedale di Santa Fina rappresenta oggi una delle collezioni più affascinanti di tutta San Gimignano. Interessante è altresì la riproduzione di un’antica farmacia con la classica suddivisione in bottega, spazio destinato alla vendita, e cucina, dove invece venivano preparati i medicinali.
All’interno del Museo Archeologico si possono invece ammirare antichi reperti di origine etrusca, romana e medievale.
Il Museo civico, così il nome dell’intero complesso, è aperto dal 2 gennaio al 31 dicembre, con la sola chiusura del 25 dicembre, con orario 11,00-18,00. Il primo gennaio invece osserva orario ridotto dalle 12.30 alle 17.30.